27 febbraio 2013

FAR FINTA DI NON CAPIRE...





Se Pierluigi Bersani e i dirigenti del PD ogni tanto leggessero le favole, forse le cose per la sinistra andrebbero meglio. Ma loro non solo non le sanno leggere ma, con la loro arrogante supponenza, sanno solo disprezzarle.
Sarà sempre tardi quando la sinistra si accorgerà che con questi dirigenti  -  e, a scanso di equivoci,  si ricordi che Renzi è ancora più vecchio di Bersani! -  non vincerà mai.

Gianni Rodari - Il funerale della volpe


Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. – È morta, è morta – gridarono le galline. – Facciamole il funerale.

Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portarono i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.

La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraio in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.

Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
- È morta, è morta! Facciamole il funerale.

Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentiva anche in Francia.

Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo.

La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta.

E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.
Capire "la storia" è importante...


(da: Gianni Rodari, Il Libro degli Errori, 1964)



2 commenti:

  1. Proprio illuminante questa favola, l'ho segnalata nel blog 150 anni insieme, grazie!

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  2. GRAZIE A TE, CARISSIMA!

    FRANCO

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